Nocciola-Romana-DOP-logoLa nocciola romana è un prodotto di grande pregio coltivato fin dal medioevo sui monti Cimini e Sabatini facenti parte degli Appennini laziali. La Nocciola Romana DOP designa i frutti dei noccioli appartenenti prevalentemente alle cultivar Tonda Gentile Romana e Nocchione coltivate nelle provincie di Roma e Viterbo. Sono ammesse le cultivar Tonda di Giffoni e Barrettona in quantità non superiore al 10% del totale.

I terreni presenti sui monti Cimini e Sabatini derivano da antiche colate laviche, e sono dunque ricchi di sostanze essenziali quali potassio e microelementi favorevoli alla crescita della pianta e alla formazione di sostanze aromatiche nel frutto. Il clima della zona, con temperature medie miti consentono al nocciolo di evitare gelate, soprattutto in inverno, periodo molto delicato a causa dell’inizio della fioritura. nocciola-romana

I noccioli esistevano, allo stato selvatico, già in epoca pre-romana. Giuseppe Nizi, nel “Il Nocciuolo nella zona del Cimino”, illustra che presso i Romani il legno di nocciolo era bruciato durante i sacrifici al Dio Giano, sul colle di Carbognano, e utilizzato per torce augurali durante le nozze. La coltivazione della varietà Tonda Gentile verrebbe attestata attorno al XIII secolo, come testimoniato da Martinelli nel suo Carbognano illustra.

noccioleLa nocciola romana ha caratteristiche peculiari che la contraddistinguono, quali tessitura compatta e croccante, senza vuoti interni, con sapore e aroma finissimo e persistente. Le nocciole vengono consumare sia fresche sia tostate. Usate moltissimo per la preparazione dei dolci soprattutto nella tradizione viterbese. A base di nocciole troviamo dolci tipici quali i tozzetti, biscotti simili ai cantucci; gli ossetti da morto che vengono preparati per la commemorazione dei defunti agli inizi di Novembre; i brutti-buoni; le ciambelle e le meringhe. La nocciola romana può essere usata anche per preparazioni salate, ad esempio per accompagnare del coniglio o della selvaggina.

 

 

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