nonno ingresNel 1938 nacque “La Costaiola“, azienda vitivinicola che la famiglia Carbone possedeva da decenni sul crinale delle colline fra Montebello della Battaglia e Casteggio. L’anno di fondazione dell’Azienda coincide con l’inizio della vinificazione in proprio delle uve, di fatto, però, la storicità de “La Costaiola” è testimoniata dalla consuetudine alla coltivazione delle viti già attuata a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.Dal Cav. Carlo Carbone, la proprietà è passata per linea ereditaria diretta ai generi Giovanni Rossetti e Mario Scrivani, ora i figli Simona Scrivani, Fabio e Michele Rossetti e il genero Cesare Bernini, portano avanti la tradizione viticola, senza trascurare l’ innovazione.

La Castaiola si trova nell’Oltrepò Pavese, territorio che dal Po verso Sud, presenta un andamento collinare di altitudine crescente sino a culminare nei monti appennici dove si incontrano i confini di Lombardia, Piemonte, Emilia e Ligura. La sua vocazionalità storica alla coltivazione della vite è testimoniata da reperti fossili risalenti all’Era Terziaria e, nel tempo, da Atti Notarili di commercio e compravendita di terreni giunti sino a noi dal Medioevo.DSC_7912 Nel XIX secolo, prima della diffusione a livello europee di malattie della vite quali Filloserà e Peronospora, risultavano presenti 120 vitigni a bacca bianca, tra cui Malvasia e Moscato,  e altrettanti a bacca rossa, tra cui Moradella e Croatina (Giulietti, 1884), vitigno da quale si ottiene oggi il Bonarda dell’Oltrepò Pavese.  Attualmente, i terreni vitati corrispondono complessivamente a circa 14000 ettari con prevalenza di Croatina, Barbera e Pinot nero, per quanto riguarda i vitigni a bacca rossa, e Riesling, per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca.

Storicamente, l’Oltrepò ha avuto l’identità di “terra di confine”, essendo luogo di particolare posizione strategica sia sul piano militare sia su quello degli scambi commerciali. Attraversato dalle Vie del Sale che collegavano il mare all’entroterra e dalla via Postumia (poi Emilia e Romea, corrispondente in vari tratti all’attuale Padana Inferiore), l’Oltrepò si presenta ancor oggi con un’alta densità di castelli, torri, rocche che testimoniano l’intensa attività di difesa e salvaguardia attuata dalle diverse Famiglie nobili e guerriere che qui dominarono. Forti e tangibili i segni della dominazione dei Savoia, ai quali l’Oltrepò venne assegnato nei primi decenni del ‘700, ragion per cui il territorio assunse il nome di “Antico Piemonte” dopo l’Unità d’Italia.  Prova della frammentazione di poteri anche ecclesiastici del periodo preunitario sono i resti monumentali di conventi e grange, dove i monaci si occupavano per lo più della coltivazione della terra, da cui traevano sussistenza.foto aziendale20

La Costaiola comprende attualmente 15 ettari di vigneti coltivati a Pinot nero e Croatina. I vigneti, in corpo continuo e con esposizioni diverse, sono dislocati lungo il crinale che fa capo alla località “Costaiola” di Montebello della Battaglia (PV) dove l’Azienda ha sede. La produzione annua attuale è di 100.000 bottiglie. La Costaiola  presenta le seguenti etichette: Bagatto (Pinot nero in bianco), Clelia (Pinot nero in rosa), Giada (Bonarda dell’Oltrepò Pavese), Bricca (Pinot nero), e il Novè, Metodo Classico brut da Pinot nero con affinamento di 9 mesi sui lieviti.

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