Il Mirto, Myrtus communis L, è un piccolo arbusto tipico della macchia mediterranea. I frutti di questa pianta sono piccoli, tondeggianti e con una viva pigmentazione violacea. L’aroma è caratteristico e dovuto alla ricchezza di oli essenziali. Al mirto sono attribuite proprietà balsamiche, antinfiammatorie, astringenti, leggermente antisettiche, pertanto trova impiego in campo erboristico e farmaceutico per la cura di affezioni a carico dell’apparato digerente e del sistema respiratorio.

In Sardegna questa pianta viene usata moltissimo in cucina, sia per aromatizzare i piatti, quali bolliti o conserve, sia per la preparazione del tradizionale liquore di mirto. I frutti per la preparazione del liquore vengono raccolti ancora a mano per preservare la pianta. Dopo la raccolta le bacche vengono lavate e lasciate appassire per qualche giorno. Vengono poi messe in un contenitore, ricoperte di alcol etilico a 95° e fatte macerare per circa una quarantina di giorni. Passato il tempo necessario, viene estratta la parte alcolica separando la parte liquida da quella solida delle bacche. La parte solida può essere ancora spremuta per aumentare la resa del prodotto e liberare più aromi, ma l’eccesso di pigiatura può portare all’estrazione di tannini e a rovinare il prodotto. L’estratto viene poi fatto filtrare per renderloMyrtus_communis_2_Giancarlo Dessì più limpido. In questa fase della produzione il liquido è parecchio alcolico, per ridurne la gradazione alcolica viene aggiunta acqua demineralizzata in quantità tale da raggiungere il grado alcolico desiderato. Infine viene aggiunto dello sciroppo o del miele per addolcire il liquore.

Il Mirto è un ottimo accompagnatore per la piccola pasticceria tipica sarda, come i su Gattò o i Sas copulettas.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY