Nello storico scontro tra Italia e Francia per la supremazia nel settore enogastronoico, il uva-neranostro paese segna un punto vincente: l’Italia è il primo produttore mondiale di vini, spodestando il paese d’oltralpe, in cima alla classifica fino all’anno scorso. L’annuncio viene dalla Coldiretti in riferimento ai dati forniti dalla Commissione europea, che stima la produzione nazionale di vino per il 2015 attorno 48,8 milioni di ettolitri, con un aumento rispetto all’anno scorso del 13%, contro i 46,5 milioni di ettolitri francesi, in calo dell’1% rispetto all’anno passato. Al terzo posto si trova la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri in calo del 5 per cento, seguono Germania e Portogallo.

botti-di-vinoLa lotta per il primato si gioca sempre sul filo di lana e la vera discriminante la fa il clima: lo scorso anno un meteo inclemente ha fatto crollare i rendimenti italiani, facendo salire la Francia sul podio. Quest’anno è avvenuto l’opposto, il bel tempo che ha caratterizzato quest’estate ha favorito la maturazione delle uve italiane, tanto che in diversi territori si parla di annata storica per quantità e qualità, ma un eccesso di siccità ha penalizzato quelle transalpine.

L’eccezionalità della vendemmia di quest’anno sta anche nella precocità, quella del 2015 è stata la seconda più precoce dal dopoguerra, seconda solo a quella del 2003 che iniziò il 2 agosto.

bicchieri-di-vinoIn Italia si produce oltre un quarto, circa il 28%, del vino europeo. Secondo la Coldiretti, se non ci saranno sconvolgimenti, si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 45 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), quasi il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante a vini da tavola.

Non ci resta che brindare a questo primato e all’eccellenza vitivinicola italiana.

 

 

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