L’anice stellato (Illicium verum) è una spezia originaria dell’Asia orientale, ma negli ultimi anni, viene usata spesso anche nella cucina occidentale. Il nome deriva dalla sua particolare forma: è una stella a otto punte, legnosa, con dei solchi che custodiscono i semi. Presenta un sapore molto intenso simile a quello della liquirizia, dato dalla presenza di anetolo, sostanza presente anche nell’aneto e nel finocchio. Questa sostanza, oltre che donare aroma all’anice stellato, possiede anche qualità antibatteriche.
Nell’anice stellato è presente anche l’Acido shikimico, una sostanza antivirale che aiuta a combattere svariate forme influenzali e l’herpes. L’anice stellato presenta proprietà antinfiammatorie, fungine e antiossidanti. Tra i molti benefici dell’anice stellato vi è quello di promuovere anche l’allattamento nelle donne.
Bisogna però prestare attenzione ad un eccessivo uso di questa spezia, per evitare intossicazioni che possono portare a vomito, movimenti oculari rapidi, convulsioni o gravi effetti neurologici, inoltre alcune sostanze possono interferire con l’azione di alcuni farmaci.
In cucina l’anice stellato viene usato per il suo forte aroma. La parte utilizzata dell’anice stellato è il frutto essiccato, macinato, intero o in olio essenziale. In pasticceria viene impiegato in dolci speziati come il pampepato, per aromatizzare bagne alcoliche o fatto bollire nel latte per aromatizzate creme o dolci al cucchiaio. Usato negli arrosti o per la selvaggina, in polvere assieme ad altre spezie regala carattere a piatti a base di patate, verdure e pesce. L’anice stellato è anche l’ingrediente principale di liquori quali la Sambuca e il Sassolino.