Il Marrone di San Zeno è un prodotto a marchio DOP del territorio compreso tra il lago di Garda ed il fiume Adige dei comuni di Brentino-Belluno, Brenzone, Caprino Veronese, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, San Zeno di Montagna, tutti compresi nella zona del monte Baldo. I frutti che possono ricevere l’appellativo D.O.P. provengono esclusivamente dalla tradizionale varietà locale Marrone (Castanea sativa Mill), che si trova nella fascia del Castanetum, fra i 250 e i 900 metri s.l.m.
Il marrone di San Zeno si presenta di forma ellissoidale con il pericarpo sottile, lucido e di colore marrone chiaro con striature più scure. La colorazione del seme tende al giallo paglierino, è lievemente corrugato, pastoso e di gusto dolce. Per gli agricoltori della zona la castanicoltura ha rappresentato per lunghi secoli una risorsa economica importante. I primi riferimenti storici sulla coltivazione del castagno risalgono, infatti, al Medioevo. Testimonianze scritte sulla coltivazione del Marrone di San Zeno si ritrovano nei registri catastali a partire dal XIII secolo. In questi testi vengono individuate le zone caratteristiche di produzione e descritto il prosperoso sviluppo dei castagni e i metodi di raccolta e commercializzazione dei marroni sui mercati settimanali, tradizione che ha ripreso vigore nel secondo dopoguerra.
Il Marrone di San Zeno è un alimento molto nutriente: presenta un’alta quantità di amido e proteine oltre che vitamine e sali minerali. È estremamente energetico, i marroni bolliti 120 Kcal per etto e 200 per le caldarroste. I marroni sono un prodotto molto presente nella cucina montana e si prestano a vari utilizzi. Possono essere consumati bolliti, arrostiti oppure glassati. La farina di marroni viene usata per preparare dolci come il castagnaccio, la polenta oppure particolari tipi di pasta secca. Prodotta esclusivamente col Marrone di San Zeno DOP è la birra Castanea: lievemente ambrata e dall’aroma inconfondibile di marroni.