Il caffè espresso è il simbolo dell’Italia nel mondo dopo la pizza. Non c’è bar dove non venga servito, e per preparare al meglio i futuri baristi sono stati istituiti dei corsi di formazione appositi. Il caffè espresso nasce a Torino nel 1884 grazie all’invenzione di Angelo Moriondo, che trovò il modo di aumentare la pressione dell’acqua calda a valori superiori a quelli atmosferici grazie a una pompa idraulica. La velocità di preparazione del caffè fu la rivoluzione portata da questa macchina. La parola caffè espresso indica proprio la velocità con cui il caffè viene preparato, le macchine moderne in circa 30 secondi, al contrario delle caffettiere tradizionali che necessitano di alcuni minuti di infusione. Agli inizi del ‘900 iniziarono a diffondersi in Italia i primi bar che servivano la bevanda che si diffuse nel mondo grazie all’emigrazione italiana della prima metà del XX secolo. Il successo del caffè espresso è dovuto al suo aroma, più intenso rispetto al caffè per semplice infusione. La pressione esercitata dall’acqua calda, mai a temperatura di ebollizione, consente di estrarre molti composti aromatici e liposolubili che donano il caratteristico aroma.
Preparare un buon caffè espresso è un’arte e bisogna seguire alcune regole fondamentali. Importantissima è la granulometria della polvere di caffè, se è troppo grossa fa passare troppo velocemente l’acqua e non vengono estratti tutti gli aromi del caffè ottenendo una bevanda troppo leggera, al contrario un macinato troppo fine rallenta il passaggio dell’acqua col rischio di estrarre composti indesiderati che donano al caffè una nota come di “bruciato”. La trama migliore è quella che consente di ottenere 30 ml di prodotto in circa 30 secondi. Ottenere questa consistenza non è facile perché dipende molto da fattori esterni come il clima e il tasso di umidità atmosferico. Come già detto molto importante è il tempo di infusione, se troppo prolungato può rovinare il prodotto. Per questo motivo è sconsigliato richiedere del caffè “lungo”, perché il risultato potrebbe non essere ottimale.
Da soli o in compagnia, c’è sempre un ottimo motivo per gustarsi una tazzina di caffè espresso.
