Sulle rive del lago di Como, si affacciano splendide ville. Tra le più belle c’è da annoverare sicuramente Villa Carlotta a Tremezzo, famosa sia per le opere d’arte che custodisce al suo interno, sia per lo spettacolare giardino che in primavera regala ai visitatori splendidi colori.
La villa venne edificata nel 1690 per volere del marchese Giorgio II Clerici. Divenne proprietà di Gian Battista Sommariva all’inizio del secolo XIX, e fu con lui che la raccolta di opere d’arte si arricchì di capolavori, tra cui opere di Canova, della sua scuola e di Thorvaldsen. Intorno al 1850 la costruzione divenne di proprietà dalla principessa Marianna di Orange-Nassau che la donò alla figlia Carlotta quando sposò Giorgio II, duca di Sachsen-Meiningen, la quale diede il nome alla villa. Grazie a Giorgio II anche il giardino acquistò maggior splendore: il duca, appassionato di botanica, si prodigò per svilupparlo e arricchirlo.
Molte sono le sculture che si possono ancora osservare a Villa Carlotta, tra le più importanti ricordiamo alcune opere di Antonio Canova tra cui: la raffigurazione di Palamede, personaggio mitologico greco; nella Sala dei Gessi trova posto la “Musa Terpsychore”, la quale reca ancora intatte le repère (chiodini metallici infissi nel modello originale di gesso dallo scultore al fine di poter riprodurre l’opera nelle stesse dimensioni in marmo). Inoltre, è conservata in villa una replica della scultura “Amore e Psiche”, commissionata al Canova dal principe russo Yussupoff e attualmente conservata all’Ermitage. Di Thorvaldsen è, invece, l’altorilievo con “L’ingresso di Alessandro Magno in Babilonia”. Tra i più importanti dipinti della raccolta di Francesco Hayez spicca “L’ultimo addio di Romeo e Giulietta”, olio su tela del 1823, manifesto dell’allora nascente pittura romantica in Italia.
Nel giardino, circa 8 ettari visitabili, troviamo pergolati di agrumi, siepi di camelie, 150 varietà di azalee, il bosco dei rododendri, la valle delle felci australi, il giardino vecchio (dove è collocata la fontana dei nani) e il giardino roccioso con le sue innumerevoli palme e piante grasse. Molto grazioso è il giardino dei bambù, in stile orientale, che ospita ben 25 specie di questa pianta.Presso le serre è possibile visitare il museo degli attrezzi agricoli, dove si possono riscoprire antiche tinozze, brente, annaffiatoi, setacci, carriole, una pompa antincendio, torchi e tini per la produzione del vino e uno smielatore.
Per chi non volesse aspettare la primavera per visitare Villa Carlotta e Tremezzo, ci sarà un’apertura straordinaria durante il ponte dell’Immacolata (6-7-8 dicembre 2015 dalle 10.00 alle 16.00).