pagnotta-pane-dei-CamaldoliIl Pane dei Camaldoli, conosciuto anche come Pane Cafone, è un prodotto tradizionale di Napoli ma diffuso anche in altre zone della Campania. Il nome deriva dalla collina dei Camaldoli, situata nella parte nord occidentale della città. Pane di antiche origini, veniva venduto a prezzi molto bassi nei quartieri popolari di Napoli. Per questo motivo è conosciuto anche come “cafone”, per distinguerlo da pani più raffinati e costosi come quello “francese”.

Si presenta come una pagnotta dalla forma rotonda, con mollica alta, di colore paglierino e fetta-pane-camaldoliocchiatura irregolare e dalla crosta piuttosto spessa e croccante. Le peculiari caratteristiche di questo pane sono date dal metodo di preparazione, tramandato di generazione in generazione tra i panettieri partenopei. Alla farina, di tipo 0, viene aggiunto del lievito di birra sciolto in acqua tiepida. L’impasto ottenuto viene lavorato a lungo, finché non si stacca facilmente dal recipiente. In seguito, la pasta di pane viene lasciata lievitare per un tempo superiore alle cinque ore. Dopo un secondo impasto, si modellano le grandi forme rotonde che vengono lasciate lievitare per una seconda volta prima di essere cotte in forno a legna. In passato, al posto del lievito di birra, veniva utilizzato il lievito madre o il “criscito”, ovvero l’impasto da riporto (piccolo pezzo di un vecchio impasto fatto fermentare). La lunga lievitazione è il segreto di questo pane. In questo modo il pagnotte-di-panelievito, presente in quantità minore rispetto ad altri impasti, lievita naturalmente, così da sprigionare tutti gli aromi e il gusto tipici. Elemento caratteristico di questo pane è l’assenza di tagli o incisioni sulla sua superficie.

Il Pane dei Camaldoli si abbina bene a prodotti rustici quali il salame o la mortadella, o con prodotti partenopei quali la mozzarella, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino rosso.

 

 

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