Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. L’etimologia del nome suggerisce la sua origine mediterranea. Secondo alcuni, “rosmarino” deriverebbe dal latino rosa e maris cioè “rosa del mare”, secondo altri rhus e maris che significa “arbusto di mare”. Ad ogni modo, qualunque sia la sua origine, è una pianta sempre strettamente legata al mare visto che cresce spontanea sulle scogliere che si affacciano sul Mediterraneo.
Il rosmarino è una pianta arbustiva che può raggiungere fino ai due metri d’altezza. Presenta foglie lunghe e affusolate, simili a piccole lance, di colore verde scuro. I fiori sono piccoli e di colore violetto.
Le parti del rosmarino che vengono solitamente utilizzate, sia per cucinare sia come pianta 
officinale, sono i fiori, le foglie e i rametti. Dalle foglie si ricava un estratto ricco di oli essenziali (pinene, conforene, limonene), flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine, canfora e acido rosmarinico dalle proprietà antiossidanti. In fitoterapia può essere usato come infuso o decotto ed è utilizzato come depurativo del fegato, come tonico e digestivo. Possiede, inoltre, proprietà balsamiche fornite dall’eucaliptolo che donano al rosmarino un’efficace azione di contrasto dei disturbi delle vie aeree, contribuendo a migliorare la situazione in caso di raffreddore, congestione nasale e tosse. A livello industriale, si fa uso del rosmarino nella preparazione di dentifrici e collutori a causa della sua azione rinforzante sulle gengive.
Il rosmarino è una pianta aromatica indispensabile nella cucina mediterranea. I rametti vengono usati per insaporire grigliate di carne o di pesce; con del limone viene usato per il pesce al forno; legato con del filo all’arrosto di carne lo arricchisce di profumi e fragranze. Le foglie vengono impiegate nell’arricchire patate al forno e focacce. Consigliati, per il loro profumo, decotti e tisane con i fiori e le foglie di rosmarino.
