Il Gianduiotto, delizioso cioccolatino a base di nocciole, è il vanto della città di Torino. La storia del Gianduiotto, o giandojòt in dialetto piemontese, inizia nel 1852 dal genio di Michele Prochet. Già da tempo si fabbricava cioccolato alla nocciola ma utilizzando nocciole a pezzetti e non tostate. Il 21 novembre 1806 Napoleone Bonaparte a Berlino decretò il cosiddetto Blocco Continentale, che vietava il commercio tra i paesi soggetti al governo francese e le navi britanniche. A causa del blocco i rifornimenti di cacao nel Piemonte si ridussero drasticamente rendendo questo prodotto particolarmente caro. Prochet decise così di unire all’impasto un prodotto locale più a buon prezzo: la nocciola delle Langhe. E’ solo nel 1865, però, che i Gianduiotti vengono messi in commercio avvolti in una sottile carta dorata, diventando così i primi cioccolatini incartati. Il primo nome dato a questo nuovo tipo di cioccolato fu “givù”, termine tratto dal dialetto piemontese, col significato di “bocconcino”. Il termine Gianduiotto venne introdotto in occasione del Carnevale del 1867. A distribuire per la prima volta questi nuovi e golosi cioccolatini al pubblico festante, fu la maschera popolare Gianduia (da “Gioann dla doja” ovvero Giovanni del boccale) e da qui il cioccolatino prese il nome della maschera. Il Gianduiotto veniva inizialmente prodotto artigianalmente e tagliato a mano.
Agli inizi del ‘900 fu inventato un metodo che permetteva di rendere meccanico il taglio, prima manuale, pur mantenendo la produzione artigianale tradizionale: l’estrusione. Questo metodo consiste nell’utilizzo di una macchina dotata di colatrici e coltelli. Si fanno prima colare le gocce di pasta gianduia allo stato liquido su un piano e poi ne si chiude i bordi fino a formare la classica forma a barchetta. Questa tecnica, quindi, non prevede l’uso di stampi, ma è nata solo ed esclusivamente per velocizzare un processo prima manuale senza inficiare sulla qualità del prodotto finale.
Il Gianduiotto è un cioccolatino dal sapore inconfondibile di nocciola, che si scioglie in bocca: assolutamente da assaggiare.