La Cinta Senese è una particolare razza suina allevata su tutto il territorio della regione Toscana fino ad un’altitudine massima di 1200 m. La carne di questo suino presenta caratteristiche organolettiche tali che nel marzo 2012 ottiene il marchio di Denominazione di Origine Protetta.
È una razza rustica, originaria della Montagnola Senese, una delle principali zone collinari della provincia di Siena, dalla quale prende il nome. Come tutte le razze con cinta, la Cinta Senese presenta il manto e le setole di colore scuro, quasi nero, con l’eccezione della fascia bianca presente all’altezza del torace, delle spalle e degli arti anteriori.
L’allevamento è molto antico, si pensa avvenisse già nel periodo dei romani, anche se le prime testimonianza si hanno nel tardo medioevo con un affresco di Ambrogio Lorenzetti, l’allegoria del “Buongoverno” (1340) situato nel Palazzo Civico di Siena, dove è raffigurato un suino dal manto scuro e la tipica fascia chiara.
La Cinta Senese viene allevata allo stato brado tra i boschi toscani. La sua alimentazione è composta da erbe spontanee della zona quali lupinella, ginestrino e trifoglio che donano alle carni caratteristiche organolettiche peculiari. Le sue carni presentano una colorazione accesa, tra il rosa scuro e il rosso, una consistenza compatta, leggermente infiltrata di grasso, tenera e succulenta. Presentano una maggior capacità di ritenzione idrica e quindi minori cali di massa durante la cottura dovuta alla perdita di acqua. Inoltre la presenza di grasso intramuscolare, non presente in tutte le razze suine, aggiunge gusto e sapidità alla carne.
Le sue carni vengono impiegate nella produzione di salumi, quali il salame di Cinta Senese, il buristo (insaccato di carne e sangue di maiale) oppure la finocchiona. I giovani di Cinta Senese DOP vengono cotti interi in forni a legna per preparare la porchetta.