La cipolla rossa di Tropea è una qualità di cipolla coltivata lungo la costa tirrenica calabrese, tra le province di Vibo Valentia e Cosenza, nei comuni di Nicotera, Campora San Giovanni, Amantea, Briatico, Capo Vaticano e Ricadi.
Quest’area della Calabria è particolarmente favorevole alla coltivazione delle cipolle, ed è l’interazione con il proprio ambiente che regala a questo prodorro le caratteristiche organolettiche per cui è conosciuto in tutto il mondo. I terreni dove la cipolla di Tropea viene coltivata sono fertili, di tipo sabbioso, con discreta dotazione di sostanza organica e ricchi di corsi d’acqua. La vicinanza al mare crea un microclima mite, senza eccessivi sbalzi termici e non troppo secco.
La caratteristica che salta subito all’occhio è la colorazione della buccia, rosso violacea, dovuto alla grande quantità di antocianine, composti polifenolici solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, che da diversi studi pare aiutino nella prevenzione di svariate malattie.
Diverse fonti storiche e bibliografiche attribuiscono l’introduzione della cipolla nel bacino mediterraneo ed in Calabria prima ai Fenici e dopo ai Greci. La cipolla rossa di Tropea si diffuse con maggiore impulso nel periodo borbonico verso i mercati del nord Europa, diventando in breve ricercata e molto apprezzata.
Le operazioni di semina vengono effettuate a partire da Agosto. Viene raccolta o in inverno o in estate, a seconda della varietà: la cipolla precoce nel periodo che va da settembre a gennaio, quella tardiva da aprile ad agosto.
Ciò che differenzia questa cipolla rispetto alle altre è il sapore delicato e dolce, senza note amare. È di facile digestione e non provoca spiacevoli effetti quali l’alito cattivo. In cucina può essere usata per la preparazione di zuppe, stufate assieme a del baccalà o per insaporire una frittata (assieme a delle patate). Con la cipolla rossa di Tropea è possibile preparare una squisita marmellata, ottima come accompagnamento a formaggi o a carni e pesci bolliti.