uvettaL’uvetta passa è uno di quei ingredienti che non può mancare nei dolci natalizi. L’uvetta passa è conosciuta anche come uva sultanina, ma è un errore chiamarla così, infatti l’uva sultanina è una tipologia di uva bianca da tavola, di origine greca, con gli acini piccoli e senza semi. Viene accostata all’uva passa perché, grazie all’alto grado zuccherino e alla mancanza di semi, si presta bene ad essere essiccata.

L’uvetta nasce in oriente, durante il periodo dell’impero ottomano. La leggenda narra che un un sultano lasciò dell’uva esposta al sole mentre si difendeva dall’attacco di una tigre, quando tornò trovò l’uva raggrinzita, scurita ma con un sapore decisamente migliore. L’uva passa è facile da preparare anche a casa, basta prendere dell’uva zuccherina, ad esempio la sultanina, la pizzuttella o la zibibbo, lavarla e asciugarla per bene e mettere ad asciugare l’intero grappolo in un luogo fresco e asciutto, per evitare che ammuffisca, per qualche settimana. Oppure è possibile farla asciugare al sole mettendo i chicchi sparpagliati su una grata, ben uvetta-passadistanziati tra loro per consentire un’asciugatura omogenea.

L’uva passa può essere usata in molte preparazioni dolci, come il panettone, le ciambelle, assieme alle mele nello strudel, o per arricchire della pasta brioches. Per chi ama i sapori dolciastri anche nelle preparazioni salate, può usare l’uva passa per cucinare il baccalà assieme a pinoli e prugne secche, o usarla per il ripieno di fagiani o tacchini assieme alle castagne.

 

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY