Un morbido ripieno di pezzetti di formaggio sfilacciato e panna ed un gustoso involucro di pasta filata, è così che si presenta la Burrata, prodotto agroalimentare tradizionale pugliese originario di Andria. Questa delizia nacque attorno agli anni ’20 del XX secolo grazie all’inventiva di Lorenzo Bianchino Chieppa che trovò il modo per riciclare gli sarti della produzione della Mozzarella, sfilacciando i pezzi di formaggio e amalgamandoli con della panna. La Burrata oggigiorno non è più un prodotto accessorio della Mozzarella, ma la vera protagonista della produzione di molti caseifici locali.
Viene prodotta partendo da latte vaccino intero, scaldato a 40° al quale vengono aggiunti prima dei fermenti per acidificare il latte e poi il caglio per formare la cagliata. Tolto il siero, la pasta si tagliuzza in acqua bollente salata e la si lavora con un bastone per renderla il più possibile elastica. L’involucro viene prodotto separatamente, sempre in acqua bollente ma senza sale, così da renderlo più duro. L’involucro viene poi modellato manualmente per creare un sacchetto dove poi verrà inserito il ripieno di pasta morbida e panna. Il prodotto viene poi chiuso con un laccetto, o tradizionalmente con uno stelo di Rafia, un’erba tipica della zona. Il sacchetto creato viene immerso immediatamente in acqua fredda per evitare che la parte esterna diventi troppo elastica con conseguente rottura e fuoriuscita del ripieno.
La Burrata è un formaggio fresco, con un sapore spiccatamente dolce, di latte, con un retrogusto acidulo. Per gustarla al meglio è necessario che venga consumata poche ore dopo la produzione, l’ideale sarebbe non far passare più di 24 ore per evitare contaminazioni batteriche. La Burrata grazie al suo sapore delicato è ottimo antipasto da abbinare a dei pomodorini, dei salumi oppure utilizzata per condire della pasta.
I produttori di Burrata della zona di Andria hanno recentemente stilato un disciplinare, che deve essere approvato dalla comunità europea, per rendere la Burrata di Andria un prodotto IGP.