Frutta-martorana-albicoccheNon si tratta di vera e propria frutta, la Frutta Martorana è un delizioso dolce palermitano tipico del periodo della festa dei morti festeggiata nei primi giorni di Novembre. Si tratta di pasta di mandorle modellata e colorata in modo da raffigurare della frutta fresca.

 

La storia di questo dolce ha inizio nel monastero della Martorana, attiguo alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio. La chiesa fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, grande ammiraglio siriaco di fede ortodossa al servizio del re normanno Ruggero II dal 1108 al 1151. Nel 1194, per volere della nobildonna Eloisa moglie di Goffredo Martorana, da cui poi prese il nome, fu fondato il monastero benedettino Frutta-martorana-fichiattiguo alla chiesa. Si narra che all’interno del monastero le suore avessero creato uno dei giardini più belli della città e un orto con buonissimi ortaggi. Personaggi illustri, tra cui vescovi e addirittura re, venivano a visitare il monastero apposta per vedere questo splendido giardino. Nel giugno 1537 Carlo V visitò il giardino del monastero, ricco di alberi di arance di cui le monache andavano fiere, ma che, visto il periodo, erano sprovvisti di frutta. Per abbellire il giardino, le monache crearono degli agrumi di pasta di mandorle che appesero agli alberi. Questi dolcetti erano così belli che ebbero un grandissimo successo. La ricetta superò, così, le mura del convento e si cominciò a preparare questa frutta di pasta di mandorle anche nelle Frutta-martorana-limonipasticcerie.

In Sicilia la Frutta Martorana viene preparata per il periodo della festa dei morti, particolarmente sentita soprattutto a Palermo. Il primo di Novembre, giorno di Ognissanti, la tradizione vuole che i defunti tornino tra i vivi e come segno del loro passaggio lascino in dono ai bambini: dolci, caramelle ed il tradizionale cesto di Frutta Martorana.

 

 

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