Tra le acque pure delle risorgive della pianura veronese, cresce una delle poche tipologie di riso ad aver ottenuto il riconoscimento europeo IGP: il riso Vialone Nano veronese. Il riso Vialone Nano veronese IGP è un riso appartenente alla sottospecie japonica, e viene coltivato esclusivamente nelle risaie presenti nella provincia di Verona. Il territorio della pianura veronese è ricco di fontanili e risorgive dalle acque pure, che affiorano alla base delle colline moreniche e che irrigano le risaie senza subire inquinamenti.
La nascita del Vialone nano risale al 1937 dall’incrocio delle varietà Vialone e Nano. L’intento era quello di ridurre la taglia del Vialone per evitare i danni provocati dal ripiegamento degli steli. Da questa unione si ottenne un riso semifino, dalla forma tondeggiante ed ottimo per la preparazione di risotti.
All’inizio della primavera i campi vengono preparati per la semina. É molto importante che il terreno sia perfettamente pianeggiante di modo che l’acqua abbia lo stesso livello su tutta la superficie del campo. Il capo viene poi seminato e allagato, sfruttando le risorgive, di modo che l’acqua protegga i germogli dalle temperature notturne, che in primavera sono ancora basse. Dopo la germinazione, l’acqua viene fatta defluire. Comincia così un periodo in cui l’acqua viene immessa e fatta defluire dalla risaia con ciclicità, in base alle esigenze delle piantine. Questo metodo permette anche l’eliminazione naturale di insetti parassiti. A giugno si procede con la monda, ovvero l’estirpazione delle erbe infestanti che, fino agli anni ’60, avveniva manualmente ad opera delle mondine. A luglio inizia la fioritura e la formazione della spiga che inizia a maturare. Il raccolto avviene a seconda delle annate, tra settembre e la prima metà di ottobre. Il riso raccolto (risone) è ancora grezzo e prima di essere consumato deve essere essiccato, per migliorarne la conservazione, sbramato e sbiancato. La fase di sbramatura prevede l’asportazione, tramite sfregamento, del primo rivestimento esterno, la lolla, in questo modo si ottiene il riso integrale. La fase successiva è la sbiancatura ovvero l’eliminazione della seconda buccia, la pula.
Il riso Vialone Nano Veronese è considerato il re dei risi per risotto italiani. Questo perché i chicchi, durante la cottura, assorbono molto liquido e si gonfiano, diventando leggermente appiccicosi. Tra i piatti a base di riso cucinati nella zona del veronese si ricordano il risotto all’isolana, tipico di Isola della Scala (VR), che consiste in riso bollito nel brodo e condito con carne di maiale e vitello rosolate in padella e cannella; il risotto all’Amarone, sfumato col rosso passito; il risotto alla zucca e il risotto al tastasal, ovvero condito con il tastasal: un impasto di carne fresca di maiale macinata usata per fare la sopressa, il salame e le salamelle. Da non dimenticare il famoso “risi e bisi” ovvero il risotto con i piselli. Il riso Vialone Nano veronese può essere usato anche per preparazioni dolci come la crema di riso o per gustosi biscotti.