La Mortadella di Campotosto è una specialità poco conosciuta del paese di Campotosto, in provincia dell’Aquila. Sono salumi lavorati a mano di carne di suino, macinati a grana fine, e nel cuore possiedono una caratteristica barretta di lardo, chiamato lardello. Nonostante il nome non ricordano molto le comuni mortadelle ma sono più simili a dei salamini. Hanno forma ovoidale e vengono venduti a coppie, per questa ragione sono conosciuti anche col folcloristico nome di Coglioni di Mulo.
Per la loro produzione viene utilizzata prevalentemente la carne magra di suini allevati sul territorio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga alla quale viene aggiunta una piccola percentuale di pancetta per renderla più morbida. Le carni vengono macinate finemente e insaporite con sale, pepe nero, vino bianco e un misto di spezie che può variare in base al produttore. La mistura di carne viene successivamente fatta riposare in un tino di legno o d’acciaio per circa un giorno. L’impasto viene poi insaccato nel budello naturale e inserito il lardello. Le mortadelle vengono poi legate e appese su pertiche di legno. Si effettua poi un’affumicatura su camini alimentati da legna di faggio o quercia. Dopo questo passaggio comincia la stagionatura vera e propria, che dura circa tre mesi. Il territorio di Campotosto, situato ad un’altitudine compresa tra 1300 e 1450 m d’altezza, presenta un microclima particolarmente adatto alla stagionatura grazie ai venti freddi di tramontana che soffiano in inverno.
La Mortadella di Campotosto si presenta di colore rosso-rosato con un cuore bianco dato dal lardo, ha consistenza soda e compatta ed il sapore è aromatico e leggermente affumicato, arricchito dal lardello dolce e croccante.
Grazie al suo caratteristico gusto può essere accompagnata semplicemente da del pane e un bicchiere di vino corposo che contrasti le note grasse del lardo. La Mortadella di Campotosto viene prodotta nel periodo invernale e a causa della sua rarità le scorte si esauriscono nei primi mesi dell’anno.