Le ferratelle sono un dolce tipico dell’Abruzzo e dei territori circostanti. Sono conosciute ferratelleanche con altri nomi in base alle zone dove vengono preparate: si chiamano “ferratelle” a L’Aquila, “neole o nevole” nella zona di Chieti e Ortona, “pizzelle” a Pescara.

Sono delle cialde preparate con una pasta da biscotto e cotte su una doppia piastra arroventata, chiamata “lu ferre” (il ferro) nel dialetto locale, che presenta delle incisioni con particolari disegni. Tra le diverse varianti di disegno, la trama a rombi, o cancello, dà origine al nome ferratelle. Preferibilmente di forma rettangolare, alla festa di San Valentino vengono feratelle-ferropreparate anche a forma di cuore.

L’origine di questo dolce è incerta. Sono stati trovati ferri risalenti al XVII secolo, dunque questo dolce doveva essere già ampiamente diffuso tra le famiglie abruzzesi. I primi ferri recavano su una piastra lo stemma della casata o le iniziali del proprietario e sull’altro la data di forgiatura. Le ferratelle erano dolci preparati per festeggiare i matrimoni e solitamente il ferro veniva portato in dote dalla sposa.

L’impasto è formato da una base di uova, farina e olio alla quale vengono aggiunti degli aromi ferratelle-cannoloquali cannella, buccia di limone o anice. La cialda può risultare più o meno croccante in base alla consistenza dell’impasto e allo spessore: più è sottile più risulta croccante. Possono essere farcite con qualsiasi crema o marmellata in base ai propri gusti: con crema alle nocciole, crema pasticcera oppure, seguendo la tradizione, con la ragnata (confettura d’uva). La variante con due cialde sovrapposte farcite prende il nome di coperchiola, dalla copertura della prima cialda con la seconda, il coperchio. Le ferratelle possono anche essere arrotolate così da formare una specie di cannolo e ripiene di miele e mandorle.

 

 

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